Recensione di Elisabetta Bolondi
Autore: Holt Anne
Titolo: Quello che ti meriti
Editore: Einaudi Stile libero
Molti elementi autobiografici sembrano addensarsi in questo romanzo della scrittrice norvegese Anne Holt, esperta in diritto e in psicologia criminale, come la protagonista della storia, Johanne Vik che, insieme al poliziotto Stubo, indaga su due omicidi che in tempi diversi hanno avuto per oggetto bambini.

In effetti sembra che la scrittrice sia davvero turbata dal rapporto con l’infanzia: bambini torturati, uccisi, violentati, privati dei genitori, malati si susseguono nel procedere del romanzo che soprattutto nelle ultime pagine leva quasi il respiro. Il tema della condanna di un innocente per un delitto che non ha commesso fa da sottofondo al racconto e spiega il finale inatteso; tuttavia il fascino del libro sta nella descrizione di una società norvegese abbastanza inedita per i lettori italiani; un paese scarsamente abitato, dove tutti sembrano in qualche modo conoscersi è il palcoscenico entro cui si dipana il racconto.

Non c’è allegria, non c’è felicità, sembra volerci dire l’autrice, anche se Oslo e le città vicine sono descritte come luoghi in cui improvvisamente scoppiano nevrosi, psicopatologie, crisi di follia omicida. Un libro da leggere senza fermarsi, anche se Niccolò Ammaniti con il suo "Io non ho paura" ci aveva già raccontato una storia simile....

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